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Sintesi
della riunione svolta il 23 febbraio 2006 per il progetto orientamento
(a
cura di Katia Giusepponi)
1.
Lo svolgimento della riunione
2.
La traccia di lavoro
3.
Il progetto d’orientamento 2006
4. Alcuni
dati sul grado di partecipazione
1. Lo svolgimento
della riunione
Il 23 febbraio
alle 9,30 si è svolta presso la sede provinciale di Piediripa
l’ultima riunione del gruppo di lavoro per il progetto d’orientamento
2006. Quaranta componenti del gruppo hanno partecipato alla riunione
fino alla definizione del progetto d’orientamento 2006.
Durante il
graduale arrivo dei partecipanti e la loro registrazione, abbiamo
ripercorso le diverse tappe della partecipazione e discusso dei
problemi incontrati da alcuni negli spostamenti o nel collegarsi
alla chat del 31 gennaio.
Abbiamo poi
distribuito il report (disponibile on line già da alcuni giorni)
con i risultati dell’assemblea virtuale e lasciato alcuni minuti
a disposizione per leggerlo.
Siamo quindi
passati ad un dibattito, intenso e senza pause fino alle 11,30
su priorità e quasi-priorità emerse durante l’assemblea virtuale.
Ne è scaturito il progetto d’orientamento 2006, insieme di linee
guida a disposizione della Provincia per implementare un servizio
più coerente con i bisogni, tappa – certamente non conclusiva,
bensì di nuovo avvio – di un processo di partecipazione che ha
già dato grande soddisfazione in termini di scambio umano e professionale
e per il quale la Provincia e tutto lo staff organizzatore ringraziano
i componenti del gruppo di lavoro che con costanza e serietà hanno
messo a disposizione il loro punto di vista per attivare un circuito
di miglioramento.
2.
La traccia di lavoro
Come già
detto, il 23 febbraio si è lavorato sulle preferenze espresse
in occasione della chat del 31 gennaio per confermarle o meno
e per definirne le modalità operative di realizzazione.
In particolare:
-
sono state discusse in dettaglio le priorità (tavola
1): linee di azione alle quali è stato attributo in precedenza
un grado di interesse non inferiore a 4 (su una scala crescente
da 1 a 5);
-
sono state prese in considerazione, ad integrazione
delle priorità, alcune quasi-priorità (tavola 2): linee di azione
alle quali è stato attributo in precedenza un grado di interesse
inferiore a 4 ma non a 3,70 (su una scala crescente da 1 a 5).
Durante la
discussione si è tenuto presente che nel sistema delle preferenze
(emerso prevalentemente dai giovani, ricordiamo) ha trovato espressione
la volontà di fare, sperimentare, vedere, incontrare. Questo ha inciso sulla scelta delle modalità
operative, fortemente impostate nel senso di un coinvolgimento
attivo del giovane nel processo di orientamento.
tavola
1. Le priorità
Proposte |
Valutazioni
medie
1.
non interessante; 2. poco interessante; 3. interessante;
4. molto interessante; 5. di fondamentale interesse |
VALORIZZAZIONE
DELLE ATTITUDINI DEI GIOVANI |
|
Attività
rivolte ai GIOVANI |
|
- Attività
pratiche assistite da rappresentanti del mondo del lavoro
|
4,08 |
- Laboratori
extra-scolastici (musica, produzione multimediale e
così via)
|
4,00 |
Attività
rivolte ai DOCENTI |
|
- Corsi
di formazione e aggiornamento per imparare a valorizzare
categorie intellettive e profili comportamentali utili
nel mondo del lavoro ma non immediatamente rilevabili
nei percorsi scolastici e formativi
|
4,10 |
Attività
rivolte a tutti i destinatari |
|
- Gruppo
di lavoro permanente composto da studenti, docenti,
genitori, rappresentanti delle altre parti interessate
|
4,04 |
PASSAGGIO
DA SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO AD ISTITUTI SCOLASTICI
SUPERIORI |
|
Attività
rivolte ai GIOVANI |
|
- Visite
a scuole superiori, per trascorrere una “giornata tipo”
|
4,63 |
- Incontri
diretti con studenti delle scuole superiori
|
4,21 |
PASSAGGIO
DA ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI AL MONDO LAVORATIVO /
UNIVERSITARIO |
|
Attività
rivolte ai GIOVANI |
|
- Alternanza
scuola / lavoro (stage presso aziende con progetto specifico)
|
4,50 |
- Visite
presso l’Università
|
4,42 |
- Consulenza
/ incontri con professionisti
|
4,33 |
- Incontri
con rappresentanti dell’Università
|
4,29 |
|
4,25 |
- Collegamento
stabile con rappresentanti del mondo del lavoro (tutoraggio
da parte di professionista)
|
4,08 |
tavola
2. Le “quasi-priorità”
Proposte |
Valutazioni
medie
1.
non interessante; 2. poco interessante; 3. interessante;
4. molto interessante; 5. di fondamentale interesse |
VALORIZZAZIONE
DELLE ATTITUDINI DEI GIOVANI |
|
Attività
rivolte a tutti i destinatari |
|
- Tavoli
di lavoro (studenti, docenti e genitori) per monitorare
l’andamento del servizio orientamento e mettere in programma
la realizzazione di nuove buone idee
|
3,96 |
- Possibilità
di incontri con esperti presso il Servizio orientamento
per affrontare casi problematici
|
3,88 |
PASSAGGIO
DA SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO AD ISTITUTI SCOLASTICI
SUPERIORI |
|
Attività
rivolte ai GIOVANI |
|
- Incontri
informativi sui percorsi scolastici, coordinati dal
Servizio orientamento (come soggetto terzo) e con testimonianze
di docenti scolastici
|
3,79 |
COMUNICAZIONE
SUI SERVIZI DI ORIENTAMENTO DELLA PROVINCIA – ATTIVITà
DI INTEGRAZIONE E MESSA A RETE |
|
- Impostazione
ex novo di una strategia di comunicazione in grado di
diffondere un’immagine coerente, forte ed unitaria del
Servizio orientamento della Provincia (comunicati stampa,
eventi a tema nel corso dell’anno; utilizzo dei canali
comunicativi già attivi in Provincia).
|
3,75 |
- Integrazione
e messa a rete (graduali) delle informazioni utili all’orientamento
nei circuiti provinciali (pubblici – interni ed esterni
all’ente Provincia - e privati – profit e non profit)
|
3,71 |
3.
Il progetto d’orientamento
Tutte le
linee d’azione individuate come priorità in occasione della votazione
del 31 gennaio sono state confermate (sebbene talvolta con alcune
piccole variazioni).
In alcuni
casi, peraltro, tali proposte sono state ritenute di difficile
realizzazione, benché di elevato interesse; si è deciso pertanto
per un’applicazione sperimentale.
Nel quadro
che segue, per le diverse priorità confermate, sono indicate le
modalità operative prescelte.
Va evidenziato
che, mentre nelle riunioni precedenti i giovani si sono espressi
con forza e ha predominato la loro voce, in questa occasione hanno
lasciato maggiore spazio agli adulti. Illustrate le loro esigenze,
individuate le linee di azione, hanno preferito fare riferimento
agli adulti per definire le modalità operative e, in senso più
ampio, per dare seguito allo sforzo profuso attraverso questa
esperienza di partecipazione.
tavola
3. Le priorità confermate
Proposte |
Valutazioni
medie
(31
gennaio 2006) |
Modalità
operative |
VALORIZZAZIONE DELLE ATTITUDINI DEI GIOVANI |
|
|
Attività
rivolte ai GIOVANI |
|
|
Attività
pratiche assistite da rappresentanti del mondo del lavoro
(“progetti
brevi”) |
4,08 |
Si
tratta di “progetti brevi” (della durata di poche
settimane), seguiti da rappresentanti del mondo del lavoro
volontari, finalizzati ad ottenere un risultato soprattutto
attraverso il lavoro di gruppo.
La
Provincia dovrebbe individuare e proporre agli istituti
i nominativi di professionisti disponibili a seguire tali
iniziative.
Al riguardo,
gli istituti scolastici dovrebbero essere indirizzati a
presentare le loro proposte preferibilmente su temi non
affini ai contenuti dei corsi di studio, favorendo la varietà
delle esperienze dei ragazzi. |
“Laboratori”
extra-scolastici (musica, produzione multimediale e così
via) |
4,00 |
I
laboratori rappresentano attività sistematiche protratte
nel tempo (di norma per un intero anno scolastico)
e assistite da un docente esperto.
Gli
ambiti su cui sviluppare laboratori sono stati individuati
nei seguenti:
-
musica
-
produzione multimediale
-
arti visive
-
teatro
-
alimentazione, salute, sport e ambiente
Anche
in questo caso (come per i “progetti brevi”) si dovrebbe
preferire il lavoro di gruppo finalizzato ad un risultato
ben definito. Il taglio dell’insegnamento dovrebbe essere
innovativo e in grado di cogliere i nuovi interessi dei
giovani. Ad esempio, nell’ambito dei laboratori di musica,
è stato proposto un approfondimento finalizzato all’attività
di dj. |
Attività
rivolte ai DOCENTI |
|
|
Seminari
e workshop per insegnare a valorizzare categorie intellettive
e profili comportamentali non immediatamente rilevabili
nei percorsi scolastici e formativi |
4,10 |
I
seminari e i workshop vanno organizzati con il livello
di dettaglio sufficiente a garantire lo sviluppo, nei
partecipanti, della capacità di valorizzare le attitudini
dei giovani studenti.
Accanto
ad incontri di base – aperti a tutti gli insegnanti di
ogni ordine e grado (anche di scuola materna e primaria
come suggerito nel forum on line), ai genitori e ad altri
interessati – vanno previsti approfondimenti specialistici
– rivolti agli insegnanti e distinti per disciplina (matematica,
lingue e così via). |
Attività
rivolte a tutti i destinatari |
|
|
Gruppo
di lavoro permanente composto da studenti, docenti, genitori,
rappresentanti delle altre parti interessate |
4,04 |
E’
stata fortemente ribadita l’importanza di un gruppo di
lavoro permanente.
Si
tratta di un gruppo formato dai rappresentanti delle parti
interessate al quale riferirsi sistematicamente nelle
attività di orientamento.
La
proposta è quella di farlo derivare dallo stesso gruppo
di lavoro che ha consentito la partecipazione, garantendo
alcune integrazioni volte ad aumentarne la rappresentatività.
La
designazione dei componenti potrebbe avere durata annuale,
con possibilità di rinnovo e, naturalmente, si dovrebbe
prevedere la graduale sostituzione dei componenti via
via non più rappresentativi di una determinata categoria
di interlocutori.
I
tavoli di lavoro (di studenti, docenti e genitori)
volti a monitorare l’andamento del servizio orientamento
e mettere in programma la realizzazione di nuove buone
idee su diversi ambiti – emersi tra le quasi-priorità
durante la chat del 31 gennaio – potrebbero rappresentare
un’articolazione del gruppo di lavoro in oggetto. |
PASSAGGIO DA SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO AD ISTITUTI
SCOLASTICI SUPERIORI |
|
|
Attività
rivolte ai GIOVANI |
|
|
Visite
a scuole superiori, per trascorrere una “giornata tipo” |
4,63 |
La
linea operativa prescelta è quella di offrire ad ogni
studente la possibilità di “partecipare” alla vita ordinaria
di alcuni istituti di suo interesse in piena autonomia.
In altri termini, si muove il ragazzo da solo (o in gruppo
con pochi altri) per entrare in classi di altre scuole
in alcune giornate durante un anno scolastico, allo scopo
di confrontarsi con docenti, studenti, ambienti. Non si
muovono intere classi secondo percorsi standard.
Per
favorire un’opportuna scelta degli istituti da visitare
si richiede alla Provincia di garantire una preventiva
informazione dei docenti “a monte” (cioè della scuola
di provenienza del giovane) e degli studenti stessi circa
i diversi corsi di studio.
Alla
Provincia si richiede inoltre di organizzare lo scambio
in oggetto e di garantire la copertura assicurativa, concordando
delle regole con gli istituti.
Resta
naturalmente ferma la possibilità, per le diverse scuole
secondarie di primo grado, di programmare visite e incontri
di gruppo con studenti, docenti, referenti di istituti
scolastici superiori. |
Incontri
diretti con studenti delle scuole superiori |
4,21 |
PASSAGGIO DA ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI AL MONDO LAVORATIVO
/ UNIVERSITARIO |
|
|
Attività rivolte ai GIOVANI |
|
|
Alternanza
scuola / lavoro (stage presso aziende con progetto specifico)
|
4,50 |
Si
richiede alla Provincia di sensibilizzare gli istituti scolastici
a promuovere stage significativi e continuativi (anche
con riferimento ai mesi estivi, con copertura assicurativa
della Provincia stessa) |
Visite presso l’Università |
4,42 |
Ferma
restando la possibilità per gli istituti di programmare
visite e incontri organizzati di gruppo, si chiede alla
Provincia di privilegiare “l’esperienza diretta”, offrendo
ai giovani la possibilità di “partecipare” alla vita ordinaria
delle università di loro interesse in piena autonomia.
Come
sopra, non si muovono intere classi secondo percorsi standard,
ma lo studente singolo (o in gruppo con pochi altri) per
entrare in aule universitarie per alcune giornate in un
anno scolastico, al fine di confrontarsi con docenti,
studenti, ambienti.
Anche
a questo riguardo, per agevolare la scelta dei corsi universitari
da visitare, si richiede alla Provincia una preventiva
informazione dei docenti “a monte” e degli studenti stessi
circa le offerte formative delle diverse università.
Alla
Provincia si richiede inoltre di organizzare lo scambio
in oggetto, concordando delle regole con istituti e università,
assicurando la presenza di un tutor in grado di seguire
il giovane durante la visita e garantendo la copertura
assicurativa. |
Incontri
con rappresentanti dell’Università |
4,29 |
Visite
aziendali |
4,25 |
A
questo proposito, si richiede alla Provincia prevalentemente
un’attività di collegamento e coordinamento degli scambi
anche in partnership con associazioni di categoria. |
Collegamento
stabile con rappresentanti del mondo del lavoro (tutoraggio
da parte di professionista) |
4,08 |
Il
tutor dovrebbe seguire l’istituto per almeno un anno scolastico,
rendendolo partecipe di iniziative di interesse, proponendo
l’organizzazione di eventi, curando seminari e incontri,
diffondendo informazioni all’interno dell’istituto sui
temi di suo interesse.
Visto
l’impegno richiesto, si tratta di una proposta da realizzare
a livello sperimentale.
Gli
istituti con i quali iniziare il lavoro saranno individuati
sulla base di un criterio di diversificazione territoriale.
Inoltre, in ciascun ambito territoriale, sarà data la
preferenza all’istituto che ha partecipato al gruppo di
lavoro per il progetto d’orientamento (attraverso studenti,
docenti, dirigenti o genitori).
Alla
Provincia si richiede di individuare, contattare e proporre
agli istituti professionisti disponibili e, naturalmente,
di coordinare il lavoro. |
Consulenza
/ incontri con professionisti |
4,33 |
Il
ruolo del professionista, in questo caso, è circoscritto
a pochi interventi “consulenziali”, rivolti a gruppi di
studenti o singoli studenti.
Anche
in questo caso si richiede alla Provincia di individuare
e proporre alle scuole delle rose di possibili professionisti
da contattare, distinti per area d’interesse. Si propone
di impostare il servizio a livello sperimentale, seguendo
la metodologia di cui sopra per la selezione degli istituti
di primo riferimento. |
Va evidenziata
poi la linea operativa di integrazione e messa a rete di informazioni
utili all’orientamento nei circuiti provinciali (proposta
in precedenza tra le quasi-priorità) che assume un valore strumentale
alla realizzazione di diverse priorità.
Il quadro
delle preferenze, infatti, apre ad una prospettiva di esperienze
che coinvolge diversi attori (Università, Istituti scolastici,
aziende e altre realtà professionali) con i quali creare una rete
informativa coordinata sui temi dell’orientamento.
4.
Alcuni dati sul grado di partecipazione
tavola
4 – Riunione reale del 23 febbraio 2006: grado di partecipazione
parti
interessate |
componenti
del gruppo
di
lavoro definitivo (a) |
partecipanti
alla riunione del 23 febbraio (b) |
grado
di partecipazione del gruppo di lavoro alla riunione del
23 febbraio (b/a) |
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Genitori |
6 |
4 |
66,67% |
Docenti |
16 |
7 |
43,75% |
Studenti
3° medie |
13 |
9 |
69,23% |
Studenti
1° superiore |
9 |
4 |
44,44% |
Studenti
3°/ 5° superiore |
18 |
13 |
72,22% |
Altri |
7 |
3 |
42,86% |
TOTALE |
69 |
40 |
57,97% |
Alla riunione
del 23 febbraio ha partecipato più della metà dei componenti del
gruppo di lavoro.
Si tratta
di una partecipazione superiore a quella rilevata per l’assemblea
virtuale (37,68% composto dal 50% di partecipazione dei giovani
studenti e dal 20,69% degli adulti).
L’affluenza
risulta peraltro inferiore a quella rilevata nella riunione reale
del 22 dicembre, pari in media all’82,61%. Questo è dipeso da
un fisiologico allentamento di tensione e purtroppo, talvolta,
dalla considerazione dei problemi incontrati nel trasporto organizzato
dalla Provincia in occasione della riunione del 22 dicembre (ritardi):
considerazione che ha indotto alcuni a rinunciare ad una nuova
trasferta.
In sintesi, la risposta
avuta dai componenti del gruppo è stata sempre significativa (anche
considerando lo sforzo richiesto per seguire l’evoluzione del
lavoro e partecipare attivamente). L’analisi dell’esperienza ha
permesso peraltro di rilevare spazi di migliorabilità nell’organizzazione
delle riunioni virtuali e reali che saranno tenuti presenti nell’impostare
prossimi percorsi partecipativi nella Provincia.
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